“A distanza di anni, quasi come se fosse un pellegrinaggio, era tornato nei luoghi della sua infanzia. Era tornato per chiudere i conti, lì dove tutto era nato, era venuto a fare pace, a perdonare, niente più rabbia, niente più inutili speranze, ma solo una sensazione di tranquillità”. Nove racconti, scritti con lo stile del “memoir”, dove la memoria più che ai ricordi reali è legata all’emozioni vissute. L’autore usa i racconti come un filo rosso che gli permettono di muoversi nel proprio tempo interiore, per creare legami e associazioni che ricostruiscono gli eventi non nella loro esattezza storica, ma per ciò che hanno significato. Il racconto come catarsi. Un omaggio a terre e persone che hanno contribuito a creare la consapevolezza della propria identità.